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Ricerche scientifiche

Limenet ha collaborato con scienziati di diversi centri di ricerca del Politecnico di Milano, dell’Università Milano-Bicocca e del CMCC per studiare tutte le incertezze BOAE (Buffered Ocean Alkalinity Enhancement). In particolare Limenet sta ricercando:

Precipitazione abiotica

Lo stoccaggio marittimo di CO sotto forma di carbonato di idrogeno e ioni carbonati sembra essere un’opzione praticabile per lo stoccaggio a lungo termine di CO, in considerazione di quanto segue:

È noto che la CO è stabile in acqua sotto forma di carbonato di idrogeno o di ioni carbonati (le quantità relative dipendono dal pH, dalla temperatura, dalla pressione, ecc.). In acqua CO3₂ o HCO3, la CO₂ è legata chimicamente esattamente come nella forma solida di questi due ioni, che sono stabilizzati anche in soluzione. Pertanto, la trasformazione in forma solida pura di carbonato/carbonato di idrogeno di Ca (o di altri ioni metallici) non è l’unico modo per immagazzinare CO₂ sotto forma di carbonato/carbonato di idrogeno (Fonte Politecnico di Milano). 

L’aggiunta di alcalinità all’acqua di mare modifica il pH e la concentrazione degli ioni carbonato e potrebbe causare la precipitazione abiotica del carbonato di calcio (CaCO₃) o dell’idrossido di magnesio (Mg(OH)₂). Questo è un aspetto di particolare rilievo perché questa precipitazione provoca il degassamento di CO₂. Resta da determinare quale combinazione specifica di condizioni di nucleazione adeguate e sovrasaturazione di CaCO₃ sia necessaria per causare precipitazioni significative. La precipitazione abiotica può essere ridotta al minimo controllando la velocità di dissoluzione delle particelle e la diluizione e dispersione dell’acqua equilibrata ad alta alcalinità. (fonte Carbon Plan¹)

Tra il 2022 e il 2023, Limenet ha sviluppato due analisi sperimentali con il Politecnico di Milano per studiare la stabilità chimica dell’alcalinità equilibrata aggiunta nell’oceano.

Ciò è stato fatto simulando diverse concentrazioni di bicarbonato di calcio in diversi campioni di acqua di mare. Questo ci ha aiutato a raggiungere una specifica Omega Aragonite, fondamentale per la precipitazione abiotica.

 

Gli esperimenti sono stati divisi in due parti:

  • Esperimenti di laboratorio
  • Esperimenti sul campo
Esperimenti preliminari
Campionamento iniziale
Esperimenti sul campo
Campionamento settimanale
Campionamento a La Spezia
Trasporto a Milano
Analisi di TIC, alcalinità e pH
Esperimenti preliminari
Campionamento iniziale
Esperimenti sul campo
Campionamento settimanale
Campionamento a La Spezia
Trasporto a Milano
Analisi di TIC, alcalinità e pH

Per tre mesi abbiamo analizzato settimanalmente pH, TIC, alcalinità e conduttività, per comprendere, a diverse concentrazioni di bicarbonato, la stabilità chimica.

Per tre mesi siamo stati in grado di testare la stabilità chimica e comprendere la fattibilità della BOAE rispetto all’OAE classica.

I risultati sono risultati conformi  al lavoro su: Moras et al (2021)² e Hartmann et al (2023)³. Con un Omega aragonite di 7 e un Omega calcite di 11 è stato possibile ottenere la stabilità chimica dei bicarbonati di calcio prodotti da Limenet TRL 6 a La Spezia (Italia).

Con questo test siamo stati in grado di mettere a punto il metodo per studiare la precipitazione abiotica e comprenderne l’efficienza rispetto a quella teorica.

Ulteriori test sono in programma nel prossimo futuro.

Test di stabilità chimica a Milano

Da sinistra, Politecnico di Milano Professor Guido Raos (professore ordinario, Politecnico di Milano), Politecnico di Milano PhD Selene Varliero (PhD, Politecnico di Milano), Federico Comazzi (Ex Politecnico di Milano – now in Limenet, Researcher), Piero Macchi (professore ordinario, Politecnico di Milano)

Test di stabilità chimica a Milano

Il lavoro vuole essere un esempio per comprendere la stabilità chimica e la cinetica dei bicarbonati di calcio nel tempo al fine di garantire la permanenza della conservazione nel tempo.

Un ringraziamento va ai Professori Piero Macchi e Guido Raos, del Dipartimento di Chimica del Politecnico di Milano, al Professor Stefano Caserini del Dipartimento Ambientale del Politecnico di Milano, che hanno contribuito a questo progetto, nonché ai dottorandi Selene Varlerio e Federico Comazzi.

Un articolo scientifico verrà pubblicato prossimamente dal Politecnico di Milano.

Precipitazione biotica

Poiché la calcificazione rilascia CO₂ come sottoprodotto, è necessario prendere in considerazione qualsiasi modifica al tasso di calcificazione biotica in risposta all’aggiunta di alcalinità alla superficie dell’oceano. Cambiamenti nei tassi di calcificazione biotica potrebbero verificarsi sia nelle acque costiere sia in quelle in mare aperto, e a livello di singoli calcificatori o popolazioni di calcificatori.

Con questa ricerca si cerca di quantificare la risposta biotica della calcificazione all’aggiunta di alcalinità.

Limenet ha nei suoi progetti la realizzazione di specifici esperimenti con benthos e plancton, seguiti dalla professoressa Daniela Basso dell’Università di Milano Bicocca. 

 

Limenet condurrà questa ricerca nel 2024 con la professoressa Daniela Basso dell’Università di Milano-Bicocca e la professoressa Arianna Azzellino del Politecnico di Milano.

Mesocosmo utilizzato per esperimenti di stoccaggio della CO₂ nell’acqua di mare

Monitoraggio bicarbonati nel mare

Al fine di evitare precipitazioni abiotiche e biotiche, è importante studiare la saturazione di Omega Aragonite e Calcite nel sito di iniezione dell’impianto Limenet.

Lo scopo di questo lavoro è raccogliere e illustrare la simulazione e la distribuzione dei bicarbonati di calcio in un ambiente oceanico in profondità, con l’obiettivo di immagazzinare l’anidride carbonica assorbita dall’atmosfera attraverso le nuove tecniche BOAE (Buffered Ocean Alkalinity Enhancement).

Lo scopo delle simulazioni sarà quello di valutare la distribuzione dello stato di saturazione dell’acqua Ω durante un ciclo di scarico, al fine di valutare la probabilità di fuoriuscite di anidride carbonica, studiando quindi un metodo di scarico idoneo a minimizzare il rischio.

Il lavoro ha lo scopo di comprendere le scelte modellistiche effettuate e le ipotesi sottostanti, nonché le equazioni adottate, l’ambiente simulato e gli aspetti computazionali di interesse. Un ringraziamento va a Diego Bindoni (Limenet), ai Professori Antonella Abba’, Stefano Caserini, Piero Macchi e Guido Raos del Politecnico di Milano, che hanno contribuito a questo progetto, nonché alla dottoranda Selene Varlerio, a tutto il CMCC e in particolare a Giovanni Coppini, Simona Masina e Tommaso Lovato.

Con questa nuova tecnica è possibile studiare e monitorare con grande accuratezzai punti in cui i bicarbonati di calcio prodotti dall’impianto Limenet vengono dispersi nell’oceano.

Per ulteriori informazioni scarica il report di Limenet.

Effetti sul biota marino dei bicarbonati di calcio

Tra il 2022 e il 2023, Limenet ha effettuato un test qualitativo nel mesocosmo presso la struttura di La Spezia.

Abbiamo visto un miglioramento qualitativo dell’organismo calcificato nel mesocosmo ad alcalinità più elevata, ma non lo abbiamo ancora quantificato. Ulteriori test saranno effettuati nel quarto trimestre del 2023 e nel primo trimestre del 2024 per valutare l’impatto benefico della BOAE sul biota marino.

Questo lavoro sarà svolto dalla professoressa Daniela Basso e Arianna Azzellino. Lo stesso che hanno fatto qui: https://meetingorganizer.copernicus.org/EGU23/EGU23-10342.html ma con l’approccio BOAE.

Fonti

¹ https://carbonplan.org/research/cdr-verification/ocean-alkalinity-enhancement-mineral
² Ocean Alkalinity Enhancement – Avoiding runaway CaCO3 precipitation during quick and hydrated lime dissolution. https://doi.org/10.5194/bg-2021-330
³ Stability of alkalinity in ocean alkalinity enhancement (OAE) approaches – consequences for durability of CO2 storage https://doi.org/10.5194/bg-20-781-2023
https://www.frontiere.polimi.it/cattura-e-stoccaggio-della-co2-una-tecnologia-promettente-per-la-lotta-al-cambiamento-climatico/

Limenet